Paolo Pastrone re delle Valli Cuneesi nella Michelin Historic Rally Cup
Ottime prestazioni dei piloti della Coppa della Casa di Clermont Ferrand che si prendono il lusso di vincere quattro classi della gara con Pastrone, Giudicelli, Gandolfo e Aime. Al termine del rally l’elbano Massimo Giudicelli avvicina Delle Coste e Nerobutto al vertice della classifica assoluta della serie promossa sui campi di gara da Area Gomme.
Ufficio Stampa
Michelin MotorsportHa vinto tutto quanto poteva vincere. Paolo Patrone, in questa particolare occasione affiancato dall’esperto Luca Pieri, ha conquistato di forza la vittoria nella Michelin Historic Rally Cup, segnando con la sua Kadett GT/E il miglior tempo in tutte le prove speciali, ripetendosi anche nella Classe Fino a 2000 della gara, cedendo il Terzo Raggruppamento, per appena 10”5, alla ben più potente Porsche 3000 di Roberto Rimoldi. Una cavalcata wagneriana per il portacolori di Meteco Corse, 14° assoluto, che in tutta la giornata non ha avuto il minimo problema, arrivando tranquillo e rilassato al traguardo nel salotto buono di Saluzzo, nonostante il caldo desertico che ha condizionato la gara.
Giudicelli, tanti punti in cascina. Seconda piazza nella Michelin Historic Rally Cup per il “cacciatore di punti” Massimo Giudicelli, navigato da Igino Diamanti, che dopo un inizio guardingo sull’impegnativa Brondello, quarto tempo di Michelin, ha chiarito subito agli avversari della Coppa francese che la seconda forza in campo era lui con la sua Volkswagen Golf GTI, ribadendolo il concetto anche agli avversari di Classe 1600 che ha dominato dal primo all’ultimo metro. Alla fine ha chiuso in diciottesima posizione assoluta. Con i punti saluzzesi Giudicelli consolida la terza piazza assoluta nella classifica del challenge, avvicinandosi a soli sette punti dal leader Delle Coste, arrivando a un solo punto dal varesino in Classe M2.
Battaglia fra Kadett. Il duello lo si è visto fra le altre due Opel Kadett GT/E di Claudio Ferron-Simone Bottega che hanno avuto ragione di Massimo e Matteo Migliore per appena 4”5. Il canavesano tornava al volante della vettura di Rüsselsheim dopo che al Lana storico era stata guidata dal figlio Daniele (in base al principio dell’alternanza), ed ha subito preso un buon passo, respingendo nel finale gli assalti di Massimo Migliore, che voleva innanzitutto vedere il traguardo con la sua Kadett GT/E dopo due ritiri consecutivi. Chiude la striscia delle Opel Kadett GT/E al traguardo la gialla coupé di Enzo Battiato, con il figlio Luca al quaderno delle note, 27esimi assoluti e settimi di Michelin Historic Rally Cup dopo una gara vissuta senza problemi al rientro nei rally dopo nove mesi di assenza dalle prove speciali.
Galoppano i cavalli della Porsche. Quinta piazza nella Michelin Historic Rally Cup per Pierangelo Pellegrino, per la prima volta affiancato da Isabella Rovere, che prosegue il suo apprendistato con la non facile Porsche 911 Carrera, frustando i cavalli nelle prove nelle salite impegnative come al Montoso, prova in cui ha segnato il terzo tempo della Coppa Michelin. Grande gara di Davide Aime-Paolo Ristorto che portano in trentesima posizione assoluta, ottava di Michelin Historic Rally Cup, vincendo la Classe J2 Fino a 1300, la loro Peugeot 205 Rallye, lasciandosi alle spalle un buon numero di vetture più potenti. Solo la tenacia e la determinazione hanno permesso a Massimo Boglione e Loris Chiaramello di vedere il traguardo finale (dopo quattro anni di lontananza dal mondo dei rally) seppur in ultima posizione di classifica, dopo un rally in cui la loro Fiat Uno 70S ha sofferto di problemi elettrici dalla prima salita del Montoso, prova nella quale hanno pagato anche quattro minuti di penalità. Ma la pedana nel centro storico di Saluzzo, davanti alla folla seduta ai tavolini per gli aperitivi del sabato sera, valeva qualsiasi sforzo.
Gandolfo non fa sconti fra le 127. Successo nella combattuta Classe M1 della Michelin Historic Rally Cup, quella riservata alle grintose Fiat 127 Gruppo 2 di Valtero Gandolfo-Marco Torterolo che dominano la categoria fin dalla prima prova. “Peccato aver perso il mio principale antagonista, Mario Cravero, fin dalla prima prova speciale” commenta dispiaciuto sul palco di arrivo il pilota ligure che si è preso il lusso di dominare la propria categoria non solo nella Michelin Historic Cup, ma anche della gara, festeggiando sul podio di Saluzzo un’ottima 25esima posizione assoluta. Nella graduatoria di Classe M1 della Michelin Historic Rally Cup Gandolfo è seguito dal rientrante, dopo vent’anni, Francesco Boretto affiancato da Aldo Gentile, che ha subito trovato il ritmo giusto per portare la propria 127 Sport al 36° Posto assoluto, quinto di Classe Fino a 1150
Lacrime dalle Valli Occitane. Sono tre i piloti della Michelin Historic Rally Cup che non terminano la gara. Il primo a lasciare la compagnia era l’atteso “trasparente” (in quanto gestore della Coppa sui campi di gara) Mario Cravero, affiancato da Oddino Ricca chi si ferma già nel corso della prima prova speciale con guai multipli a cominciare dalla frizione. Nella stessa prova si ferma anche l’altra 127 di Marco Cassina, con Alice Biancotto al quaderno delle note bloccato nella prima prova speciale da noie all’alimentazione, bissando il ritiro del precedente Rally Lana Storico, quando non era riuscito a entrare nella prima prova speciale per rottura del semiasse. Ennesima giornata no per Maurizio Riberi-Ivan Perriello, al quarto ritiro consecutivo (non vedono il traguardo dal Monti Savonesi 2019) con la loro Opel Kadett GT/E che fatica a esprimere la potenza per la prima metà della gara, lasciandoli a piedi sulla seconda salita del Montoso.
Prossimo appuntamento della Michelin Historic Rally Cup il 2° Rally Grappolo Storico a San Damiano D’Asti (AT) il 26-27 agosto.
Scarica il Comunicato Stampa